Quando smettere di innaffiare cactus e succulente

Con l’arrivo dell’autunno, una domanda ricorrente tra i coltivatori di cactus e succulente è: fino a quando possiamo innaffiare le nostre piante?

È un dubbio comune, poiché queste piante richiedono cure particolari con il cambiamento delle stagioni.

In questo articolo esploreremo quando interrompere l’irrigazione e come preparare al meglio le tue piante grasse per l’inverno, prevenendo il marciume radicale e altri problemi legati all’umidità.

Quando smettere di innaffiare cactus e succulente

Perché è importante sospendere le innaffiature?

A differenza di altre piante, i cactus e molte piante succulente necessitano di un periodo di riposo durante i mesi più freddi.

Durante questa fase, conosciuta come “stasi vegetativa”, la pianta interrompe quasi del tutto le sue attività vitali: non cresce, non produce nuove foglie o spine e non emette polloni.

Questo periodo è fondamentale per il loro benessere e la loro fioritura nella stagione successiva.

La mancanza di un riposo adeguato può compromettere il ciclo vitale delle piante, portando a mancata fioritura o, peggio ancora, a marciume.

Il blocco dell’irrigazione, quindi, è cruciale per consentire ai cactus e alle succulente di “ricaricare le energie” per la primavera successiva.

Inoltre, l’acqua in eccesso durante il periodo freddo può causare il marciume delle radici, soprattutto se la pianta è esposta a basse temperature.

Quando smettere di innaffiare le piante succulente?

In generale, il momento giusto per sospendere l’innaffiatura dipende dalla zona climatica in cui coltivi le tue piante.

Nelle regioni con inverni miti, come il Sud Italia (Puglia, Sicilia, Calabria) o la Riviera ligure, è possibile continuare l’irrigazione fino a fine ottobre o addirittura inizio novembre.

Tuttavia, nelle zone più fredde, come il Nord Italia, è consigliabile interrompere le bagnature già a metà ottobre.

È essenziale tenere conto delle condizioni climatiche specifiche dell’annata: un autunno particolarmente caldo potrebbe richiedere qualche irrigazione in più, mentre un autunno rigido potrebbe suggerire di sospendere prima.

In tutti i casi, è bene osservare la risposta delle piante e adattarsi di conseguenza.

Le esigenze delle diverse famiglie di cactacee

Non tutte le cactacee e succulente seguono le stesse regole.

Ad esempio, molte cactacee epifite come il Melocactus, il Discocactus, la Schlumbergera (conosciuto anche come “Cactus di Natale”) e l’Epiphyllum, necessitano di temperature più alte rispetto ad altre specie di cactus, quindi possono continuare a ricevere acqua una volta al mese durante l’inverno.

Al contrario, cactus come Echinocactus, Ferocactus, Mammillaria, Notocactus, Rebutia, e Echinocereus dovrebbero restare completamente all’asciutto da metà ottobre fino alla fine di marzo.

Queste piante tollerano meglio il freddo se mantenute in condizioni di secco assoluto.

Quando è ora di fermarsi

Una delle migliori pratiche per evitare errori è l’osservazione diretta.

Alcuni segnali comuni che indicano che è il momento di smettere di innaffiare includono:

  • Le giornate iniziano ad accorciarsi significativamente.
  • Le temperature scendono sotto i 15°C.
  • La pianta mostra segni di rallentamento nella crescita.

Inoltre, è utile prestare attenzione alla composizione del terreno: i terreni più drenanti asciugano più velocemente, riducendo il rischio di ristagno.

Avere un buon sistema di drenaggio è essenziale per evitare che le radici dei cactus si bagnino troppo in inverno.

Cactus e succulente con esigenze particolari

Alcune piante succulente non sono strettamente legate alle regole dei cactus.

Ad esempio, Lithops, le cosiddette “pietre viventi” del Sudafrica, richiedono irrigazione fino a novembre o addirittura dicembre, per poi sospendere del tutto le bagnature fino a primavera inoltrata.

Le Crassulaceae (come la popolare Crassula ovata, detta “albero di giada”) e le Aizoaceae sono famiglie di piante che possono continuare a ricevere acqua in inverno, ma solo quando mostrano segni di disidratazione.

Osserva le foglie: se iniziano a raggrinzirsi o appassire leggermente, è il momento di dare una piccola quantità di acqua.

Altre succulente come le Euphorbiaceae e Adenium richiedono cure più specifiche.

Queste piante non tollerano temperature troppo basse e vanno mantenute a una temperatura minima di circa 16°C durante l’inverno.

Prevenire il marciume

Uno degli errori più comuni nella cura delle piante grasse in inverno è l’uso di troppa acqua.

Anche le succulente che richiedono una minima irrigazione durante i mesi freddi devono essere annaffiate con moderazione.

Non esagerare con le quantità e assicurati che il terreno sia ben drenato.

Il marciume può iniziare dalle radici, ma spesso non si manifesta fino a quando la pianta non è gravemente compromessa.

Per evitare marciumi, posiziona i vasi in un luogo asciutto e riparato, lontano dall’umidità e dalle piogge invernali.

Le serre fredde o i balconi coperti sono luoghi ideali per svernare le piante.

Conclusioni

In sintesi, sapere quando e come smettere di innaffiare i cactus e le piante succulente è essenziale per garantirne la sopravvivenza e la fioritura nella stagione successiva.

La regola generale è di sospendere le innaffiature entro la metà di ottobre, ma è importante adattarsi alle condizioni locali e alle esigenze specifiche di ogni pianta.

Le cactacee che entrano in riposo vegetativo devono essere mantenute asciutte e al fresco, mentre alcune succulente possono continuare a ricevere piccole quantità d’acqua durante l’inverno.

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