Il Pachypodium horombense è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, originaria del Madagascar. Questa pianta è strettamente legata al Pachypodium rosulatum, con cui condivide molte caratteristiche, ma si distingue per alcune particolarità morfologiche e geografiche. Il Pachypodium horombense prende il nome dalla regione dell’Horombe, situata nel sud del Madagascar, dove cresce spontaneamente in un habitat caratterizzato da un clima caldo e secco, su terreni rocciosi e collinari.
Dal punto di vista morfologico, il Pachypodium horombense si presenta come una pianta caudiciforme, con un tronco robusto e gonfio che funge da riserva d’acqua. Questo tronco è generalmente corto e ramificato alla base, e può raggiungere un’altezza di 1-1,5 metri. La superficie del tronco è di colore grigio-verde, con spine acuminate che proteggono la pianta da eventuali predatori. Le foglie sono disposte a rosetta sulla parte superiore dei rami e hanno una forma allungata e lanceolata, di colore verde scuro, spesso con una superficie lucida.
Una delle caratteristiche più distintive del Pachypodium horombense sono i suoi fiori. Questi sono di un giallo brillante, a forma di imbuto, e compaiono durante la stagione delle piogge, generalmente dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera. I fiori non solo sono belli dal punto di vista ornamentale, ma attirano anche numerosi insetti impollinatori, che contribuiscono alla riproduzione della pianta.
Dal punto di vista della coltivazione, il Pachypodium horombense richiede condizioni molto simili a quelle del suo habitat naturale. È una pianta che ama il sole diretto e prospera in un terreno ben drenante, come un mix per cactus e succulente. Le annaffiature devono essere moderate durante la stagione di crescita, lasciando sempre asciugare completamente il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Durante il periodo di riposo invernale, le annaffiature devono essere ridotte drasticamente per evitare marciumi, poiché la pianta è molto sensibile all’eccesso di umidità. Inoltre, è consigliabile coltivarla in un vaso con fori di drenaggio per favorire l’eliminazione dell’acqua in eccesso.
Il Pachypodium horombense è una pianta abbastanza resistente, ma può essere soggetta ad attacchi di parassiti come afidi o cocciniglie, specialmente se coltivata in ambienti umidi o poco ventilati. Per mantenerla in salute, è importante monitorare regolarmente la pianta e intervenire tempestivamente in caso di infestazioni.
In natura, questa specie è considerata vulnerabile a causa della distruzione dell’habitat nel Madagascar, dovuta principalmente alla deforestazione e all’espansione agricola. Per questo motivo, la sua coltivazione in giardini botanici e collezioni private può contribuire alla sua conservazione. Come altre piante succulente, il Pachypodium horombense è molto apprezzato dai collezionisti per la sua forma scultorea e la facilità di coltivazione, purché si rispettino le sue esigenze di luce e drenaggio.