L’Euphorbia horrida è una pianta succulenta molto interessante e dall’aspetto spinoso, originaria del Sudafrica.
Cresce fino a 1,5 metri di altezza con fusti cilindrici e costolati, che possono farla somigliare a un cactus, nonostante appartenga alla famiglia delle Euphorbiaceae.
Le sue spine, rigide e lunghe fino a 40 mm, si sviluppano lungo le costole in gruppi di 3-5, e con l’età tendono a diventare più scure.
I fusti sono generalmente di un colore che varia dal grigio-verde al bluastro, creando un contrasto suggestivo con le spine più chiare.
Oltre alla sua estetica particolare, l’Euphorbia horrida è conosciuta per la produzione di piccoli fiori giallo-verdi in estate, chiamati ciazi,
che si sviluppano vicino alle punte dei fusti.
La pianta prospera in condizioni di pieno sole o mezz’ombra e richiede annaffiature moderate durante il periodo di crescita.
Come molte altre Euphorbie, è adattabile ai climi aridi e rocciosi, tipici del suo habitat naturale, ed è abituata a lunghi periodi di siccità alternati a brevi fasi di pioggia.
Durante la coltivazione, è essenziale assicurarsi che il terreno sia ben drenato e lasciarlo asciugare completamente tra le annaffiature,
poiché l’Euphorbia non tollera l’eccesso di umidità.
Tuttavia, è necessario proteggerla dal gelo, poiché le temperature inferiori ai 10°C possono danneggiare la pianta.
L’Euphorbia horrida è apprezzata dai collezionisti non solo per il suo aspetto minaccioso, ma anche per la relativa facilità di coltivazione.
Si propaga facilmente attraverso semi o talee, una tecnica semplice che consente anche ai meno esperti di moltiplicare le loro piante.
Una caratteristica importante da ricordare è la produzione di un lattice bianco tossico quando la pianta è danneggiata: questo fluido può irritare la pelle e gli occhi, quindi è consigliabile maneggiarla con guanti e cautela.
La crescita della pianta può essere piuttosto rapida in condizioni ideali, ma rimane una pianta compatta e gestibile,
perfetta sia per la coltivazione in vaso che in giardino, a patto che non sia esposta a temperature troppo rigide.